In alcune situazioni, il preventivo richiesto nella fase iniziale dei lavori di ristrutturazione edile non corrisponde a quelli che sono i costi reali degli interventi. Ma come mai questo accade? I motivi possono essere molteplici, ma alla base troviamo il fatto che il computo metrico, ovvero il preventivo, deve essere interpretato solamente come un elemento indicativo. Nelle prossime righe scopriremo insieme il perché.
Costi ristrutturazione casa: come mai aumentano?
Il primo fattore da prendere in considerazione per comprendere per quale motivo i costi di una ristrutturazione aumentano è quello del computo metrico, dove i costi segnalati devono essere considerati solamente approssimativi. Il computo metrico, infatti, non è altro che un preventivo che include la metratura dell’abitazione e quali tipologie di interventi andranno effettuate e in che modo.
Potrebbe trattarsi della sostituzione degli impianti, oppure della posa di pavimenti e rivestimenti, o del rifacimento del tetto e tanti altri ancora. In questo modo è possibile arrivare a una stima della spesa da sostenere. Il computo metrico, quindi, è un documento dall’indubbio valore, ma presuppone che le idee su quali lavori effettuare siano già piuttosto chiare. Ma questo è possibile?
La risposta è: dipende. In molti casi, infatti, chi si approccia per la prima volta a una ristrutturazione, non è pienamente consapevole di quello che sarà l’impatto finale sui costi di ogni scelta fatta. In queste situazioni, indipendentemente si affidino tutti i lavori a una singola impresa, oppure ogni intervento a un’impresa diversa, con ogni probabilità la spesa inizierà a lievitare.
Preventivo ristrutturazione e costi reali: le differenze
Molto spesso, anche se si tratta di un concetto poco ammesso dai professionisti del settore, il computo metrico è redatto sulla base di pochissime informazioni. Con questi presupposti, i costi indicati nel documento, rappresentano solamente una stima, che può lievitare anche fino al 40%. Questo accade perché le variabili in gioco sono davvero numerose.
In alcune situazioni, ad esempio, può accadere che le piastrelle effettivamente montate siano diverse da quelle considerate in fase di preventivo. In altri casi può accadere che i desideri sul risultato finale, durante gli interventi cambino. Imprevisto dopo imprevisto, errore dopo errore, la ristrutturazione da sogno si trasforma in un incubo.
Ma cosa può succedere quando questo si verifica? Le ipotesi sono molteplici. Ad esempio, se per la ristrutturazione è stato richiesto un mutuo, potrebbe accadere che l’importo ottenuto non sia più sufficiente. Tale situazione porterebbe direttamente verso un aumento della durata del finanziamento, o peggio ancora verso un incremento delle rate mensili da sostenere.
Se invece non fosse stato richiesto un prestito per i lavori, potrebbe succedere che la persona finisca i soldi disponibili. La soluzione, molto probabilmente, consisterà nel rivolgersi a una banca per richiedere un mutuo, con tutto quello che comporta. Ma come fare per ovviare a tutte queste problematiche? La risposta proviene dalla scelta corretta dell’impresa a cui affidare i lavori.
Dei buoni professionisti infatti, muovono moltissime domande con lo scopo di capire quali sono le reali esigenze di vita. Numerose domande portano ad altrettante risposte, che l’impresa potrà usare per redarre un computo metrico il più preciso possibile. In assenza delle giuste domande, invece, si lascerebbe tutto al “caso”, un’ipotesi che nel contesto di una ristrutturazione completa è assolutamente da scartare proprio per i motivi spiegati in precedenza.