In base alle stime elaborate dagli osservatori immobiliari più accreditati, le compravendite di immobili stanno registrando, dopo il 2021, un netto aumento.
A seguito del lockdown, ma anche rispetto all’anno precedente, il settore abitativo sta attraversando un incremento importante.
A questo fenomeno stanno contribuendo sia la crisi geopolitica in corso, che in gran parte determina le scelte di investimento dei risparmiatori, sia il progressivo aumento dell’inflazione.
La casa come bene rifugio per eccellenza: perché è ancora un investimento attuale
Negli ultimi 12 mesi, l’inflazione sta registrando continui rialzi, tanto che il costo della vita, a cominciare dai beni alimentari e dalle materie prime, sta preoccupando privati e imprese.
In presenza di risparmi accantonati e destinati agli investimenti, il mercato finanziario non offre più le garanzie di redditività di tempi anche recenti, con il risultato evidente di una progressiva erosione del valore reale della liquidità.
In questi periodi complessi e altamente incerti, la casa rappresenta, fisiologicamente, il bene rifugio per eccellenza.
Acquistare un immobile, ad oggi, costituisce una scelta valida, poiché il mercato è in ripresa dopo la stasi del 2020 e i tassi di interesse sono attualmente in aumento.
Per chi volesse intraprendere un investimento intelligente, redditizio e che sia un riparo dall’inflazione, un contratto di compravendita e di mutuo, se necessario, è un’opzione da valutare con interesse.
Dove acquistare casa: dove il mercato è più attivo
In base ai report forniti dagli osservatori immobiliari, le città capoluoghi di Provincia, in particolare Torino, Bologna e Milano, seguite dalla Capitale, sono quelle in cui il mercato è più in fermento.
Soprattutto Torino sembra, nell’ultimo semestre, registrare un aumento nelle compravendite immobiliari.
Le zone in cui vi sono più acquirenti sono sempre quelle del centro storico, sebbene anche nelle aree oggetto di recenti riqualificazioni gli immobili a uso abitativo hanno registrato un incremento nella domanda.
Anche Bologna, antica sede universitaria e per questo oggetto di elevata domanda di alloggi, non solo in affitto, si è ripresa dalla crisi legata alla pandemia e la consueta ricerca di abitazioni, in particolare di trilocali, ha ripreso a pieno ritmo.
Ciò dipende dal fatto che, a fronte della scarsa redditività dei mercati finanziari, che non possono più garantire rendimenti elevati e che, al contrario, riservano rischi più alti, il mattone rappresenta, oggi più che mai, un valido riparo contro l’inflazione e dall’erosione del valore reale del denaro.
Acquistare casa con il mutuo
In questo panorama, alcuni potrebbero eccepire che non tutti dispongano della liquidità necessaria per acquistare un immobile.
A tale proposito è possibile notare che i tassi di interesse per i mutui fondiari hanno registrato, negli ultimi anni, percentuali ai minimi storici.
Poiché, già nei primi due trimestri del 2022 i tassi sono in aumento, e le previsioni per i prossimi mesi confermano questo trend, il momento attuale risulta propizio per acquistare un immobile.
La scelta tra tasso fisso e variabile, in questo frangente, dovrebbe prevalere a favore del primo, in quanto l’aliquota non varierebbe per tutta la durata del prestito, che potrebbe durare anche 30 anni.
Se le prospettive dell’immediato futuro vedono l’incremento dei tassi di interesse, il mutuo a tasso variabile sarebbe una valida alternativa se rinegoziabile, ad esempio dopo 2 o 3 anni, oppure se prevedesse un cap, ossia un tetto massimo oltre il quale la rata non potrebbe aumentare.
Quindi, chi sta ancora pensando di acquistare un immobile con un mutuo per tutelare i propri risparmi, non dovrebbe attendere troppo.