La Legge 106/2021, entrata in vigore il 24 luglio 2021 e nota anche come Decreto Sostegni bis, ha introdotto il Bonus prima casa per i cittadini di età inferiore ai 36 anni che soddisferanno anche altri requisiti, in particolare quelli reddituali.
Quali sono, e in che modo sarà possibile ottenere l’incentivo?
I dettagli del Bonus e la normativa
Il Decreto Sostegni Bis del luglio 2021 è stato recentemente oggetto di alcune modifiche, operate dalla Legge di Bilancio 2022.
In particolare, quest’ultima ha disposto una serie di benefici che hanno l’obiettivo di facilitare l’autonomia abitativa nei confronti dei giovani con meno di 36 anni, nel momento in cui si apprestano ad acquistare la loro prima casa.
Le agevolazioni, in questo settore, si applicano alle imposte indirette e hanno ad oggetto gli atti di compravendita stipulati nel periodo compreso tra il 26/05/2021 e il 31/12/2022.
Il termine del 30/06/2022, in origine disposto dal Decreto Sostegni bis, è stato successivamente prorogato a fine anno dalla Legge di Bilancio.
Le stime riguardanti le domande del bonus quantificano in oltre 350.000 i soggetti che usufruiranno delle agevolazioni.
La normativa ha previsto un pacchetto di benefici che tocca i seguenti punti:
- saranno esenti dall’imposta ipotecaria, catastale e di registro le compravendite non assoggettate a IVA;
- se la compravendità sarà soggetta a IVA, invece, oltre alle esenzione dalle imposte sopra indicate, il richiedente potrà usufruire di un credito d’imposta, il cui importo sarà pari all’IVA dovuta alla parte venditrice.
Quest’ultimo beneficio comprende, a sua volta, diversi ulteriori aspetti, nella misura in cui il credito può rappresentare una diminuzione delle imposte dovute (ad esempio l’IRPEF) nella dichiarazione dei redditi, e/o portato in compensazione attraerso il modello F24, indicando come codice tributo 6928.
Chi sono i beneficiari del Bonus casa under 36
Per quanto riguarda i beneficiari del bonus casa, potranno farne richiesta i giovani con meno di 36 anni e con ISEE non superiore a 40.000 euro.
L’ISEE potrà essere predisposto in autonomia sul sito dell’INPS, qualora il richiedente sia in possesso dell’identità digitale SPID, oppure presso i CAF e anche i professionisti abilitati.
Il requisito anagrafico si applica ai proprietari che abbiano stipulato l’atto di compravendita della prima casa e che, nell’anno di riferimento, non dovranno aver compiuto 36 anni di età.
Un altro importante requisito riguarda il valore dell’abitazione principale, il cui prezzo di acquisto dovrà rientrare necessariamente nel tetto massimo di 250.000 euro.
Bonus prima casa 2022: gli altri requisiti
Tra gli altri requisiti che deve soddisfare coloro chi si appresta ad acquistare la prima casa e possiedono le caratteristiche indicate dalla legge rientrano quelli che attengono specificatamente all’abitazione principale.
In particolare, chi ha stipulato l’atto di compravendita ha l’obbligo di registrare la propria residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile in oggetto entro 18 mesi dal rogito notarile.
In questo contesto, il soggetto dovrà dichiarare di non essere titolare, neanche in comunione di beni con il/la coniuge, del diritto di proprietà, oppure usufrutto o nuda proprietà, di altri immobili nello stesso Comune.
Se il richiedente risulterà titolare di altri immobili, in tutto in parte, acquistati in precedenza con il beneficio prima casa, dovrà rivenderli entro un anno dall’atto di compravendita.
Un richiamo importante merita la categoria catastale della prima casa, in cui rientrano le classi da A2 ad A6, oltre che A7 e A11.
Sono quindi esclusi gli immobili cosiddetti di lusso, compresi nella categoria A1.
Il bonus è estensibile anche alle pertinenze dell’immobile, tra cui rimesse e autorimesse.