In un mondo oramai “dominato” dai computer, i cyber criminali fanno più paura che mai. Gli attacchi, infatti, colpiscono praticamente ogni settore, compreso quello della logistica e dei trasporti in generale. Tra l’altro parliamo di un comparto più che mai travolto dalla digitalizzazione, dove i processi di automatizzazione hanno soppiantato molto rapidamente quelli manuali.
Ma come si risolvono i rischi informatici in questo ambito? Ottenere una sicurezza del 100% in questo ambito non è di fatto possibile, perché anche le più grandi ed efficienti organizzazioni possono rimanere vittima di un gruppo di hacker. Ciò che è possibile fare, però, è mettere in campo una serie di misure e di accorgimenti in un’ottica di prevenzione. Scopriamo insieme quali sono.
Logistica e trasporti: i punti deboli
Come anticipato, il settore logistica e trasporti è esposto a rischi informatici a causa di alcuni punti deboli. Tra i principali possiamo riportare la scarsa prevenzione effettuata dalle aziende. Molte realtà, infatti, non mettono in atto le giuste misure fino al momento in cui non si presenta un attacco da parte dei cyber criminali, e le conseguenze in questi casi possono essere decisamente gravi.
In secondo luogo, manca anche una normativa che sia capace di fornire un regolamento unitario. In altre parole non esiste uno standard con dei requisiti minimi di sicurezza a cui le imprese possano fare riferimento. Questo non fa che aggravare ulteriormente la situazione, perché la prevenzione di fatto viene solamente affidata al buon senso.
Come rafforzare il sistema informatico
Le aziende che operano nella logistica possono ricorrere ad alcune soluzioni per rafforzare il sistema informatico. Come anticipato, non si potrà mai ottenere un sistema di sicurezza davvero inviolabile, ma sicuramente si potrà rendere difficile la vita ai malintenzionati. Innanzitutto dobbiamo precisare che la rete informatica rappresenta la chiave di volta.
Questo anche come diretta conseguenza della maggiore efficienza che al giorno d’oggi viene fornita nei servizi ai clienti, maggiormente personalizzati e articolati rispetto al passato. Attraverso la rete, infatti, passano una miriade di informazioni sensibili. Tutti questi dati vengono raccolti attraverso app e siti per essere trasmessi alla sede, per poi continuare a fluire verso i diversi mezzi di trasporto.
Una buona prevenzione, quindi, passa dall’adozione di una rete VPN e dall’aggiornamento frequente delle password dell’autenticazione a due fattori (2FA). Questi sono i requisiti minimi per rendere lo scambio di informazioni il più possibile inaccessibile all’esterno della rete. Oltretutto dobbiamo ricordare che rispetto alle tradizionali modalità di archiviazione, ad oggi vengono sempre più utilizzate soluzioni in cloud.
Questo, in caso di scarsa prevenzione, espone a rischi ancora più grandi, soprattutto quando si utilizzano reti Wi-fi pubbliche. Proprio per queste ragioni, altrettanto importante è l’aspetto del reclutamento e della formazione del personale. La maggior parte degli attacchi informatici, tra l’altro in qualsiasi settore, sfrutta semplicemente l’errore umano.
In altre parole, sono proprio i collaboratori che operano all’interno delle aziende ad aprire le porte agli hacker. Questo può avvenire magari attraverso il download di un virus o di un malware in seguito all’apertura di una mail di pishing. Una formazione qualificata del personale, quindi, permette di preparare i dipendenti in modo da evitare questi errori che possono avere conseguenze davvero disastrose per ogni azienda.