Tutto sui fondi PNRR per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici agricoli

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Il fotovoltaico potrebbe essere la chiave della svolta green a cui siamo tutti chiamati per salvare il nostro pianeta. I pannelli solari, infatti, permettono di conquistare l’indipendenza – almeno parziale – dalla rete elettrica, la quale si alimenta tramite impianti che fanno ancora largo uso dei combustibili fossili per produrre energia. Proprio per questo motivo il Governo si è posto l’ambizioso obiettivo di raggiungere, entro il 2026, una potenza installata di almeno 375.000 kW sui tetti delle strutture utilizzate per la produzione agricola e la lavorazione agroalimentare. Si tratta del cosiddetto “Parco Agrisolare“, appartenente alla Missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il bando: pubblicazione, dotazione economica e scadenza

Il Decreto Ministeriale 25 marzo 2022, contenente i requisiti e le modalità di presentazione della domanda di finanziamento, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 giugno 2022, dopo una lunga attesa. Il bando prevede 1,5 miliardi di euro da destinare al finanziamento dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di strutture utilizzate per scopi produttivi nel settore agricolo e zootecnico, sino ad un massimo di 750 mila euro di contributo per ogni singolo progetto. Lo stesso beneficiario, in ogni caso, può accedere a più finanziamenti per l’installazione di pannelli solari, sino ad un importo massimo cumulativo di 1 milione di euro.
Il bando non prevede una data di scadenza, dal momento che le risorse disponibili verranno erogate sino al loro esaurimento: per evitare di restare a bocca asciutta, quindi, è fondamentale attivarsi al più presto per richiedere i fondi.

Requisiti di ammissibilità al contributo

Possono accedere al finanziamento gli imprenditori agricoli, le imprese agroindustriali, le cooperative agricole e le attività agrituristiche, a condizione che il loro fatturato superi i 7.000 € annui. Le imprese con fatturato minore ed esentate dalla tenuta della contabilità dell’IVA sono invece espressamente escluse dal contributo.
I beneficiari devono essere in regola con l’iscrizione al registro per le imprese e con la regolarità contributiva; inoltre, non devono trovarsi in stato di difficoltà o fallimento, liquidazione (volontaria o coattiva) o concordato preventivo. Infine, i potenziali beneficiari devono rispettare i seguenti requisiti ulteriori:
– avere la capacità di contrattare con la PA;
– i loro amministratori non devono essersi resi colpevoli di false dichiarazioni, anche colpose, al fine di ricevere altri finanziamenti o sovvenzioni ministeriali o comunitari;
– nei 3 anni precedenti, non devono essere stati destinatari di provvedimenti di revoca di sussidi ministeriali (tranne che in caso di rinuncia).
Gli interventi ammissibili consistono nell’installazione di impianti fotovoltaici con potenza compresa tra 6 e 500 kWp. A questo intervento possono essere collegate attività di rimozione dell’amianto dalle coperture, coibentazione dei tetti e installazione di sistemi per l’areazione dei locali.

Modalità di richiesta e tempistiche di erogazione

La richiesta del finanziamento può essere presentata esclusivamente online utilizzando il portale dedicato, compilando la domanda in ogni sua parte e allegando la documentazione prevista dal bando, indicata puntualmente all’articolo 7. L’elenco delle imprese ammesse al contributo e l’ammontare della somma assegnata saranno pubblicati, una volta completata l’attività istruttoria, sul sito del Ministero delle Politiche Agricole. L’importo sarà di norma erogato soltanto a completamento dell’intervento, previa presentazione – entro 60 giorni dal termine dei lavori – della documentazione prevista dall’articolo 10 del bando. Il medesimo articolo prevede inoltre la possibilità, per i beneficiari, di richiedere un’anticipazione del 30% dell’importo assegnato, trasmettendo al Ministero – entro 30 giorni dall’inizio dei lavori – un’adeguata polizza fideiussoria e l’ulteriore documentazione amministrativa prevista dal bando.

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