Negli anni ’60 il possesso di una seconda casa di villeggiatura era considerato come una sorta di status symbol, e questo discorso era valido sia per le abitazioni al mare che quelle in montagna. Con il passare degli anni, però, le abitudini della società sono mutate profondamente, esattamente come gli schemi famigliari.
In passato, infatti, era solamente l’uomo a lavorare, e la moglie generalmente sfruttava tali abitazioni magari per tutto il periodo estivo. Ad oggi, invece, quello della seconda casa è visto quasi esclusivamente come un investimento. Nelle prossime righe scopriremo insieme il perché.
Seconda casa? Fonte di reddito
Come anticipato, al giorno d’oggi il possesso di una seconda casa è da considerarsi come una forma di investimento capace di produrre reddito. Ad aver inciso su questo cambio di abitudini rispetto al passato, troviamo anche alcuni portali online quali Airbnb e Booking.com, specializzati nelle locazioni brevi. Ma ovviamente non sono gli unici strumenti possibili da utilizzare.
Ma a quanto può ammontare il profitto proveniente da una soluzione di questo tipo? La risposta è: dipende. Quasi sicuramente il guadagno di un affitto breve, nonostante una tassazione tristemente famosa per essere estremamente sfavorevole, è maggiore di quello possibile mettendo in campo altri investimenti finanziari.
In linea di massima possiamo dire superiore al 7% annuo, ma come detto si tratta semplicemente di una stima influenzata da moltissimi fattori, tra cui l’ubicazione della casa, la tipologia di immobile, la qualità delle rifiniture, eventuali servizi aggiuntivi offerti e tanto altro ancora.
Dove comprare una seconda casa
Indubbiamente la zona dove la seconda casa verrà comprata potrà fare la differenza. Probabilmente questo è uno degli aspetti rimasto immutato nel corso dei decenni, perché le località turistiche più famose rappresentano quasi sempre la migliore delle scelte. Argentario, Versilia, Cinque Terre, Porto Cervo e Cernobbio sono solamente alcuni dei principali nomi possibili.
Ovviamente, acquistando una seconda casa come forma di investimento, sarebbe opportuno optare per zone che possano essere d’interesse anche per i turisti stranieri. Proprio per queste ragioni, non si devono considerare solamente le località di mare e montagna, ma anche e soprattutto le città come Roma, Milano, Bologna, Firenze e tante altre ancora. C’è solamente l’imbarazzo della scelta.
Investire nella seconda casa: quando è conveniente?
Nell’ottica di una messa a reddito, l’investimento in una seconda casa quando può rivelarsi davvero conveniente? È chiaro che con il passare del tempo, anche in questo settore la concorrenza sta aumentando progressivamente. Quindi, oltre alla spesa necessaria per comprare l’abitazione, sarà necessario affrontare anche un’altra serie di costi.
In alcuni casi, ridipingere le stanze, o magari attrezzare la cucina di tutto punto, riarredare i locali con gusto e altri interventi di manutenzione, sono tutte azioni che possono permettere di differenziarsi e battere i competitor. D’altronde il primo impatto con cui i visitatori dovranno fare i conti nella loro selezione online, è proprio quello visivo.
Si tratta di interventi di modesta entità, ma che comunque devono essere tenuti in considerazione. E lo stesso discorso è valido anche per l’impatto che la fiscalità avrà sui proventi. Solamente se tutti questi fattori verranno inclusi nella totalità di un investimento, sarà possibile massimizzare il rendimento proveniente dal proprio investimento immobiliare.