Tutelare i propri risparmi in periodi di crisi è fondamentale. Di fronte all’incertezza dei mercati finanziari, la tendenza, da sempre, è investire nei cosiddetti beni rifugio: primi fra tutti gli immobili.
Puntare sul mattone, tuttavia, non è sempre facile. In fase di acquisto, gli ostacoli non sono pochi, per non parlare de i rischi che riguardano la detenzione della sua proprietà. Quali sono, allora, vantaggi e rischi?
Investire nel mattone: vantaggi
Gli investitori immobiliari non sono mai stati così numerosi nonostante i rischi, per via di quattro vantaggi principali.
Reddito
Il mattone è interessante per coloro che cercano un reddito aggiuntivo. L’affitto consente, infatti di rimborsare il mutuo. Da quel momento in poi, l’investitore riceve un reddito aggiuntivo. Inoltre, investire nel settore immobiliare permette di diversificare i propri investimenti e prepararsi alla pensione. Si può gestire l’appartamento o l’unità immobiliare acquistata, affittarla, venderla o trasmetterla ai propri cari. Il valore aggiunto dell’investimento immobiliare può essere anche costituito dal possesso di un immobile fisico abitabile.
Vantaggi fiscali
Se si sta finanziando il proprio investimento immobiliare tramite un prestito, questo è deducibile. A differenza di altri investimenti finanziari, inoltre, è possibile contare sui mutui.
Buona redditività
In media, l’investimento immobiliare paga quanto altri investimenti finanziari che potrebbero sembrare più redditizi.
Controllo totale
L’investimento nel mattone, infine, ha il vantaggio di essere gestito in totale autonomia: tutte le decisioni sono prese dal proprietario.
Investire nel mattone: i rischi
Investire nel settore immobiliare significa esporsi a rischi, sia prima dell’acquisto di una proprietà sia durante la sua locazione. La cattiva gestione di un investimento può rivelarsi un incubo che porta a uno spreco di denaro, tempo ed energia.
Ubicazione
Ogni rischio che possa far perdere valore all’immobile è assolutamente da evitare: investire significa vedere a lungo termine. Occorre, quindi, sempre prestare attenzione a verificare i rischi legati all’ecosistema circostante (le coste ad esempio), ma anche ai progetti edilizi limitrofi all’immobile che potrebbero incidere sul suo valore.
Il tipo di proprietà
Non tutte le proprietà sono fonte di investimento rilevante. Ad esempio, l’acquisto di una casa in un’area in cui la domanda è molto bassa è molto meno redditizio.
Immobili in costruzione
Acquistare un immobile in costruzione comporta una serie di rischi: dalla mancata consegna alla qualità mediocre della costruzione. La parola d’ordine è: vigilanza.
Rischi di mercato e fiscali
Un progetto di investimento immobiliare deve essere considerato attraverso calcoli realistici che tengano conto dell’impatto fiscale dell’acquisto dell’immobile.
L’ultimo rischio da considerare è legato al mercato. Dopo un rialzo, segue sempre un ribasso.
Attività locativa
La gestione dell’affitto non è facile. Qualsiasi proprietario dovrà affrontare una serie di pericoli:
- Rischio dell’affitto. Una delle maggiori paure del proprietario è non trovare un inquilino, perché vuol dire aggravarsi dei costi fissi di detenzione della proprietà
- Conflitto con l’inquilino. Un altro rischio è costituito da un inquilino moroso, che rappresenta una perdita di tempo e denaro per il proprietario (i tempi di sfratto sono lunghi)
- Scarsa qualità di impianti e murature: al momento dell’acquisto, una scarsa fattura può passare inosservata e rivelarsi solo in un secondo momento. I costi di riparazione e il tempo investito per rimediare a questi difetti non sono quindi sempre facili da gestire.