Nelle torride giornate d’estate la tentazione di impostare il condizionatore al massimo è forte. D’altro canto, però, non è consigliabile impostare il termostato troppo in basso per trovare refrigerio quando la temperatura esterna arriva a sfiorare i 40°C: si otterebbe solo un inutile spreco di energia, senza riuscire a raggiungere il livello di comfort desiderato. Scopriamo insieme quali rischi derivano da un uso eccessivo del condizionatore, e come scongiurarli utilizzando in modo intelligente il proprio impianto di climatizzazione.
I rischi dell’utilizzo indiscriminato del climatizzatore
Gli esperti hanno già lanciato l’allarme: per l’estate 2022, c’è il rischio che si ripresentino scenari analoghi a quelli del 2003 quando, in corrispondenza delle giornate più calde, si verificarono black-out generalizzati su tutto il territorio nazionale. Il motivo è semplice: l’eccessiva domanda di energia elettrica, utilizzata per alimentare decine di milioni di climatizzatori installati negli uffici e nelle case degli italiani, comporta un surriscaldamento dei cavi della rete elettrica, con conseguente interruzione del servizio.
Ma non è tutto: utilizzare apparecchi poco efficienti comporta anche ingenti consumi che, in questi tempi di caro-energia, si traducono in bollette astronomiche. Infine, mantenere una temperatura troppo bassa in casa o in ufficio può comportare un vero e proprio shock termico per l’organismo al momento del passaggio dall’interno all’esterno (o viceversa): non a caso anche l’INAIL suggerisce di mantenere, nei luoghi di lavoro, una differenza con l’esterno di al massimo 7°C, un’indicazione senz’altro valida anche per gli ambienti domestici. A questo si aggiunge il recente varo del Decreto Bollette (Legge 34/2022),con il quale è intervenuto sul tema anche il Governo, imponendo di mantenere una temperatura interna minima di 27°C.
Come evitare gli sprechi
Alzare un po’ il termostato del proprio condizionatore permette di contenere il consumo energetico, con evidenti vantaggi sia per la collettività che per la bolletta dei singoli. Ma ci sono tanti altri piccoli accorgimenti che permettono di limitare la quantità di energia elettrica utilizzata, minimizzando gli sprechi:
– accendere il climatizzatore soltanto nelle stanze effettivamente utilizzate;
– limitare il numero di ore di esercizio, evitando di utilizzare l’impianto di notte o nelle ore meno afose;
– curare la manutenzione del condizionatore, cambiando regolarmente i filtri (è necessario farlo almeno all’inizio e alla fine della stagione estiva, ma per un funzionamento ottimale si consiglia di sostituirli anche più spesso, indicativamente ogni due mesi) e programmando ogni anno un controllo generale dell’impianto da parte di un tecnico specializzato;
– tenere porte e finestre chiuse quando il climatizzatore è acceso, per evitare che il fresco venga dissipato verso l’esterno;
– ombreggiare gli ambienti chiudendo le persiane e usando tende oscuranti.
Scegliere dispositivi ad elevata efficienza energetica
Anche la scelta del dispositivo può fare la differenza sui consumi di elettricità e sui costi. Oggi sul mercato sono disponibili numerosi modelli ad elevata efficienza energetica, identificati con la sigla A+++ (o superiore), che utilizzano tecnologie avanzate per evitare ogni spreco.
I modelli più moderni integrano un termostato intelligente, che può essere regolato sulla temperatura desiderata e che gestisce l’avvio e lo spegnimento del dispositivo nelle fasce orarie impostate dall’utente, limando ogni eccesso. L’utilizzo di tecnologie avanzate permette di controllare il climatizzatore da remoto, tramite applicazioni per cellulare e tablet; infine, molti modelli sono dotati di modalità di esercizio “ECO”, tarata per garantire il massimo rendimento con il minimo consumo di energia elettrica.