L’open space è un concetto piuttosto moderno di spazio, approdato nel nostro Paese negli anni 2000. Prima di allora, le case italiane erano molto grandi e ogni spazio aveva le sue pareti con tanto di porta per accedervi. Questo tipo di costruzioni, oltre a essere in disuso per via della loro apparenza ‘vintage’ e, quindi, non preferita dai giovani, è anche ‘fuori costruzione’, in quanto le abitazioni sono cresciute a dismisura e lo spazio per l’edilizia è sempre più ridotto. Soluzioni che accorpano gli spazi sono preferibili sia perché permettono di sfruttare al meglio i metri quadri disponibili, sia perché risultano più moderne e apprezzabili dalle nuove generazioni. Ma anche gli open space hanno i loro pro e contro. Scopiamo insieme quali.
L’open space cucina soggiorno: i pro
L’open space è uno spazio privo di pareti e separatori che accorpa la zona living, trasformandola in un unico ambiente.
Alcune statistiche dimostrano che due italiani su tre preferiscono uno spazio unico, purché sia versatile nel suo utilizzo.
Tra i pro in cima alla lista c’è sicuramente la creazione di un ambiente living più contemporaneo, che si adatta bene allo stile di vita moderno delle famiglie. Soprattutto nelle grandi di città come Roma, Milano, Torino, dove ogni metro quadro in più è un vero e proprio lusso, si fa di tutto per cercare di rimediare spazio, senza tralasciare però la parte estetica, L’open space soggiorno cucina riesce a coniugare benissimo entrambi questi fattori, risultando la soluzione ottimale.
Un altro pro da non sottovalutare è il grado di socializzazione e compagnia che un open space può dare. Spesso, durante pranzi e cene, chi si occupa della preparazione è relegato in cucina senza poter godere delle conversazioni che avvengono in salone nel frattempo. Uno spazio unico che include anche la cucina fa sì che si possa chiacchierare senza tralasciare la preparazione dei piatti, magari invitando qualcuno a partecipare. Il clima che si verrà a creare sarà molto informale e colloquiale, perfetto per qualsiasi occasione.
Ultimo ma non ultimo pro è la luminosità. Uno spazio a pianta aperta risulta, infatti, molto più arioso e pieno di luce naturale. Utilizzando colori chiari, come il bianco oppure colorazioni pastello, lo spazio risulterà ancora più ampio e la luce rifletterà ancor meglio sulle pareti.
L’open space cucina soggiorno: i contro
L’open space può essere davvero bello, accogliente e divertente, ma nasconde anche dei contro e vediamo quali sono.
Primo tra tutti gli odori e i rumori provenienti dalla cucina. È vero che cucinare in compagnia può essere bello, ma in base alle pietanze cucinate, gli odori più o meno forti possono spargersi in tutto l’ambiente, impregnando i tessuti di tende e divani oppure dando semplicemente fastidio. Questo problema è risolvibile con una cappa, ma spesso non risulta sufficiente.
Un altro contro riguarda sempre la cucina, la stanza più utilizzata dalle famiglie: con un open space non è possibile lasciarla in disordine. Che si tratti di stoviglie nel lavandino, del piano fornelli sporco o di pentole e padelle non riposte, vedere uno spazio disordinato che si affaccia proprio sul salone, in cui spesso si ricevono ospiti, non è certamente carino. L’impegno è quello di tenere entrambi gli spazi sempre perfettamente in ordine.
Infine, un open space privo di pareti potrebbe risultare problematico per la sistemazione di alcuni mobili o elettrodomestici, come il frigorifero. Non avendo una parete d’appoggio, lo spazio deve essere ricavato obbligatoriamente lungo il perimetro dello spazio unico, sacrificando probabilmente spazio nella cucina, oppure sistemandolo in salone o appena al confine (invisibile) degli spazi.
Un open space può essere davvero un’ottima soluzione per rendere la vostra casa vivibile e moderna, ma per la progettazione è bene affidarsi a un architetto, così da calcolare tutto nei minimi dettagli.