Che cosa sono gli spazi confinati che si trovano in tutti i condomini e a cosa servono
Con l’espressione spazi confinati si intendono una serie di aree che si trovano nei condomini, ad esempio nel seminterrato o nei pressi delle cantine. Non solo, più in generale sono piccole zone con accessi limitati, magari caratterizzate da una scarsa ventilazione naturale oppure con poche possibilità per entrare o uscire. In altri casi, sono spazi quasi del tutto chiusi, occupati soltanto occasionalmente da specifici professionisti per eseguire lavori di manutenzione o di pulizia periodici e programmati in precedenza.
Ci sono delle precise normative che regolano gli spazi confinati dei condomini, vista la loro importanza e il rischio di infortuni per tutti gli addetti ai lavori. Alcuni esempi di ambienti confinati sono le fosse biologiche, le cisterne d’acqua potabile di riserva o preposte alla raccolta della pioggia e i vecchi serbatoi di gasolio ormai dismessi. Come si può notare, la caratteristica che accomuna questi luoghi è la scarsa accessibilità e la poca ventilazione: questo fattore contribuisce a renderli più sicuri per chi non vi deve entrare e a farli funzionare meglio, ma obbliga chi ci lavora a prendere importanti precauzioni.
Insomma, gli spazi confinati dei condomini sono delle aree spesso dimenticate, ma la loro corretta manutenzione è fondamentale per la vita degli inquilini.
Il pericolo di incidenti e infortuni gravi negli spazi confinati: come evitarli e cosa dice la normativa
Dato che queste zone sono principalmente dedicate a professionisti che svolgono particolari lavori nel condominio, solitamente di durata limitata e programmati in anticipo, gli spazi confinati devono risultare sicuri e rispettare tutte le normative preposte al caso.
Talvolta, però, capita che i lavoratori si infortunino in maniera più o meno grave, per esempio perché non sono a conoscenza dei rischi ai quali vanno incontro o perché non seguono le procedure in maniera precisa. Capita anche che le attrezzature che utilizzano, compresi i dispositivi di protezione, non vengano impiegati nella maniera corretta: ciò porta a compiere imprudenze, purtroppo con esiti anche gravi. Per evitare incidenti e problemi, l’unica cosa da fare è rispettare con scrupolo normative e regolamenti, leggendoli con attenzione e mantenendosi aggiornati su eventuali modifiche.
Il ruolo dell’amministratore di condominio nella gestione degli spazi confinati
Come riportato anche nel Decreto del Presidente della Repubblica del 2011 in merito ai ruoli ricoperti dall’amministratore di condominio, egli o ella è responsabile di quanto accade all’interno degli spazi confinati. Perciò, si deve assicurare che tutte le leggi in materia e i regolamenti vengano seguiti scrupolosamente.
Ad esempio, quando l’amministratore ricopre il ruolo di committente per lo svolgimento di lavori in queste aree limitate, deve assicurarsi che i professionisti che assume o le aziende alle quali appalta le mansioni abbiano tutti i requisiti richiesti. Infatti, in base al regolamento, questi titoli sono obbligatori in quella circostanza.
Anche l’opportuna messa in sicurezza degli spazi confinati spetta all’amministratore, che deve far sì che queste aree non siano accessibili a tutti. In molte situazioni, per una maggiore sicurezza, è necessario installare una cartellonistica adeguata, che scoraggi chiunque ad entrare.
Un ulteriore compito che spetta all’amministratore di condominio è quello di stilare una lista delle attività di manutenzione che vanno svolte in queste zone, in modo da organizzarsi prima di procedere a contattare una o più aziende qualificate che se ne occupino in tempi utili.