Sostenibilità: una vera e propria parola d’ordine, che significa capacità di soddisfare le esigenze di oggi in modo equo e senza intaccare le possibilità delle generazioni future. Una sfida a cui, ormai, siamo chiamati tutti: lo stato di salute del pianeta non permette più di delegare la ricerca di soluzioni ai governanti o alle grandi industrie. Tutti dobbiamo – e possiamo – fare la nostra parte, attraverso le azioni quotidiane. Anche nella scelta dell’arredamento per la nostra casa possiamo fare la differenza: scopriamo insieme i materiali e gli stili da usare per avere un’abitazione eco-friendly.
I materiali per arredare senza impattare sul pianeta
L’umanità, per millenni, è stata in grado di abitare la Terra in maniera sostenibile, sfruttando le risorse disponibili senza esaurirle, e inserendosi negli ecosistemi senza stressarli. La ricerca di un approccio sostenibile parte quindi dalla riscoperta di materiali antichi, utilizzati dai nostri avi per gran parte della storia dell’uomo. Sicuramente, il materiale d’eccellenza per un arredamento sostenibile è il legno: elegante, robusto e resistente, permette di costruire mobili e rivestimenti destinati a durare per secoli. Attenzione però a verificare la sua origine: solo quello proveniente da foreste correttamente gestite è sostenibile.
Discorso analogo vale per il bambù, leggero e resistente, sempre più utilizzato sia per i rivestimenti che per sedie, tavoli, mobili e tapparelle. Tra i materiali naturali, merita una menzione anche il sughero: ignifugo, impermeabile e dotato di ottime capacità isolanti, viene utilizzato per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. Per la fabbricazione di pannelli isolanti vengono anche largamente impiegate le fibre di canapa; inoltre, grazie alla sua resistenza alla muffe, alle tarme e all’usura, questa pianta è stata recentemente riscoperta anche per i rivestimenti e i tappeti. Per la fabbricazione dei tessili per la casa, inoltre, si sta diffondendo sempre più l’utilizzo di tessuti riciclati e scarti di produzione di tendaggi e vestiti.
Anche alcuni tipi di plastica, infine, possono essere utilizzati per arredare casa in modo sostenibile. È il caso del PET, un polimero sintetico che può essere riciclato completamente e all’infinito, o delle bioplastiche, particolari composti derivati dalla trasformazione di scarti organici; il loro utilizzo, tuttavia, è ancora limitato a causa degli elevati costi di produzione.
Stili green per case moderne e sostenibili
Oltre alla riscoperta di materiali eco-friendly, la ricerca della sostenibilità passa anche attraverso l’elaborazione di veri e propri nuovi stili improntati all’abbattimento dell’impatto ambientale. Per far fronte alla crescente sensibilità del grande pubblico a questo tema, i designer hanno messo a punto una varietà di soluzioni di arredamento green, tra cui:
– lo Zero Waste Design, uno stile che si propone l’ambizioso obiettivo di azzerare la produzione futura di rifiuti. Allo scopo, fa uso di materiali di scarto (lattine, bottiglie, tappi) per la realizzazione di suppellettili eleganti e sostenibili:
– il Low Impact Living, una serie di soluzioni di arredamento e di decorazione d’interni studiate per minimizzare l’impatto ambientale, prediligendo l’uso di materiali prodotti in modo sostenibile e con caratteristiche tecniche eccezionali, per garantirne una lunghissima durata;
– gli Upcycled Materials: questa filosofia è forse la più rivoluzionaria tra quelle finora presentate. Consiste nel dare nuova vita ad oggetti rotti o non più funzionanti (veri e propri rifiuti), trasformandoli in arredi ed oggetti di design il cui fascino si basa, essenzialmente, sulla loro originalità ed unicità.